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Manoscritti di Cavalcaselle: la minuta per la History of Painting in North Italy

La ricerca s’incentra su un manoscritto di eccezionale importanza nell’ambito della storiografia artistica in Italia della seconda metà dell’Ottocento: la minuta di Cavalcaselle per la History of Painting in North Italy , pubblicata a Londra nel 1871 e mai tradotta in italiano. La trascrizione di questa prima stesura propone un caso eccezionale per analizzare le modalità di traduzione testuale di un’eccezionale esperienza visiva, quale quella di Cavalcaselle, e per ripercorrere – sia da un punto di vista linguistico e lessicale, sia da un punto di vista contenutistico – il passaggio da un testo privato, redatto per il collaboratore Joseph Archer Crowe, ad un testo pubblico, anche in rapporto con altre forme di documentazione (in particolare con quella fotografica).

Gruppo di lavoro

Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali

  • Responsabile scientifico: Donata Levi
  • Collaboratori: Emanuele Pellegrini

Biografia di Giovan Battista Cavalcaselle

Fra i maggiori conoscitori del secolo, Cavalcaselle, nato a Legnago nel 1819, dopo una prima formazione in ambienti puristici, per motivi politici soggiornò in esilio a Londra negli anni Cinquanta. Qui iniziò la collaborazione con Joseph A. Crowe, dapprima sui primitivi fiamminghi, poi, dopo il rientro in Italia ed una serie di analitiche ricognizioni territoriali, sulla pittura italiana dalle origini al primo Cinquecento, fino alle biografie di Tiziano e Raffaello. Assunto dal 1867 al Ministero della Pubblica istruzione (Divisone Belle Arti), può essere considerato fra i fondatori di un sistema di tutela del patrimonio artistico nel nuovo Stato italiano. Tratto caratterizzante dell’attività di Cavalcaselle, sia nella ricerca storica, sia nel campo della tutela, è l’uso del disegno come strumento di documentazione e di raffinata analisi stilistica e tecnica.

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Bibliografia essenziale

  • Venturi A., Di Gian Battista Cavalcaselle, Conferenza tenuta in Legnago il 14 luglio 1907, Legnago 1908.
  • Fiocco G., Gli appunti di Giambattista Cavalcaselle, «Arte Veneta», 6, 1952, pp. 208-210.
  • Ragghianti C.L., Come lavorava un critico dell’Ottocento (G.B. Cavalcaselle), «SeleArte», 2, 1952, pp. 3-9.
  • Muraro M., Sulle vie del Cavalcaselle restaurando affreschi in Studies in the history of art dedicated to William E. Suida on his eightieth birthday, New York 1959, pp. 129-143.
  • Cavalcaselle G., Note rievocative di Giovanni Battista Cavalcaselle storico dell’arte e patriota, Torino 1961.
  • Gardner E.E., Dipinti rinascimentali del Metropolitan Museum nelle carte di G.B. Cavalcaselle, «Saggi e memorie di storia dell’arte», 8, 1972, pp. 67-74.
  • Moretti L. (a cura di), G. B. Cavalcaselle: disegni da antichi maestri, Catalogo della mostra, Vicenza 1973.
  • Cavalcaselle G.B., La pittura friulana del Rinascimento, a cura di G. Bergamini, con Presentazione di D. Gioseffi, Vicenza 1973.
  • Magagnato L., G.B.Cavalcaselle a Verona, Catalogo della mostra, Verona 1973 (ora in L. Magagnato, Arte e civiltà a Verona, a cura di S. Marinelli e P. Marini, Vicenza 1991, pp. 469-486).
  • Curto G., Cavalcaselle in Piemonte. La pittura nei secoli XV e XVI, Torino 1981.
  • Levi D., Cavalcaselle: il pioniere della conservazione dell’arte italiana, Torino 1988.
  • Ricci S., Alcuni disegni di Giovanni Battista Cavalcaselle da antichi maestri conservati nella biblioteca del Victoria and Albert Museum di Londra, «Annali – Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi», 2, 1989, pp. 145-182.
  • Galassi C., G.B. Cavalcaselle e Gubbio: note in margine a un taccuino di appunti, «Deputazione di storia patria dell’Umbria», 1995.
  • Curzi V., Giovan Battista Cavalcaselle funzionario dell’amministrazione delle belle arti e la questione del restauro, «Bollettino d’Arte», 96-97, 1996, pp. 189-198.
  • De Gennaro R., Cavalcaselle in Sicilia: oltre Antonello da Messina, «Dialoghi di Storia dell’Arte», 2, 1996, pp. 82-105.
  • Levi D., Cavalcaselle in Camposanto, «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia, 4 ser., I, 1, 1996, pp. 337-352.
  • S. Rinaldi, Vicende del restauro da Cavalcaselle a Venturi: l’attività di Filippo Fiscali (1876-1907), «Kermes», 27, 1996, pp. 51-64.
  • Cavalcaselle e il dibattito sul restauro nell’Italia dell’800, fascicolo monografico «Ricerche di storia dell’arte», a cura di O. Rossi Pinelli , 62, 1997 (V. Curzi, Restauri nella basilica di Santa Maria di Loreto dopo l’Unità d’Italia: verso un servizio nazionale di tutela; E. Spalletti, L’“Antologia” di Vieusseux, le tecniche artistiche, il restauro (e uno scritto poco noto su Antonio Marini); C. Consoni, Restauro conservativo e restauro integrativo: l’intervento di Nicola Consoni sull’affresco di Raffaello e Perugino in San Severo; G. Manieri Elia, La vicenda del coro assisiate: uno scontro metodologico di fine secolo; S. Rinaldi, Un inedito di Cavalcaselle sul distacco degli affreschi; E. M. Stella, Intervenire per cancellare o per conservare? Una difficile scelta per Corrado Ricci).
  • Rinaldi F., I Fiscali, riparatori di dipinti. Vicende e concezioni del restauro tra Ottocento e Novecento, Roma 1998.
  • Tommasi A.C. (a cura di), Giovan Battista Cavalcaselle conoscitore e conservatore, Atti del convegno, Legnago-Verona 1997, Venezia 1998.
  • Parisio C., La pittura bresciana dei secoli XV e XVI negli scritti inediti di Giovanni Battista Cavalcaselle, Brescia 1999.
  • Graham J., A note on the early reputation of Roger Fry, «The Burlington Magazine», 1181, 2001, pp. 493-499.
  • Mozzo M., I disegni e le fotografie: due strumenti di rilevazione a confronto nel restauro della Basilica di San Francesco ad Assisi diretto da Cavalcaselle, «Nova Revista de História da arte e arqueologia», 3, 2001, pp. 69-79.
  • Levi D., Esigenze di “autenticità” fra dichiarazioni di principio e pratica d’intervento: appunti sull’attività di G.B. Cavalcaselle nella basilica superiore di S. Francesco, in I restauri di Assisi. La realtà dell’utopia, Atti del I convegno internazionale di primavera sul restauro, Assisi, marzo 2001, a cura di G. Basile, in «Kermes», 47, 2002, pp. 39-52.
  • Mozzo M., Una nuova documentazione fotografica per gli affreschi della basilica superiore di San Francesco ad Assisi, in La realtà dell’Utopia, «Kermes», 47, 2002, pp. 43-48.
  • De Gennaro R., Cavalcaselle in Sicilia e questioni di restauro, in Storia del restauro dei dipinti a Napoli e nel Regno nel XIX secolo, Atti del convegno internazionale di studi, «Bollettino D’Arte», 2003, pp. 73-78.
  • Levi D., Storiografia artistica e politica di tutela: due memorie di G.B. Cavalcaselle sulla conservazione dei monumenti (1862), in Gioacchino Di Marzo e la Critica d’Arte nell’Ottocento in Italia, Atti del convegno, Palermo 2003, a cura di S. La Barbera, Palermo 2004, pp. 53-76.
  • Mozzo M., Note sulla documentazione fotografica in Italia nella seconda metà dell’Ottocento tra tutela, restauro e catalogazione, in Arti e Storia del Medioevo. IV. Il Medioevo al passato e al presente, a cura di E. Castelnuovo, G. Sergi, Torino 2004, pp. 847-870
  • Müller-Bechtel S., Italienersehnsucht: Giovanni Battista Cavalcaselle und seine Zeichnungen nach italienischen Gemalden der Alten Pinakothek Munchen, in Italiensehnsucht: kunsthistorische Aspekte eines Topos, München-Berlin 2004.
  • Mozzo M., Marco Palmezzano nelle ricognizioni forlivesi di Giovanni Battista Cavalcaselle: i disegni della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, in Marco Palmezzano e il Rinascimento delle Romagne, Catalogo della mostra, (Forlì, 04/12/2005-30/04/2006), a cura di A. Paolucci, L. Prati, S. Tumidei, Milano 2005, pp. 363-379.
  • Mozzo M., Giovanni Battista Cavalcaselle e il restauro degli affreschi della Cappella Feo: 1876-1883, in Marco Palmezzano e il Rinascimento delle Romagne, Catalogo della mostra, (Forlì, 04/12/2005-30/04/2006), a cura di A. Paolucci, L. Prati, S. Tumidei, Milano 2005, pp. 353-361.
  • Craievich A., Il viaggio di Giovanni Battista Cavalcaselle in Istria, «Saggi e memorie di storia dell’arte», 30, 2006, pp. 317-335.
  • Facchinetti S., Isella D., Romano G., Intorno a Giovan Battista Cavalcaselle. Il caso Bramantino, in «Concorso di arti e lettere», I, 2007.
  • Müller-Bechtel S. , Die Zeichnung als Forschungsinstrument: Giovanni Battista Cavalcaselle (1819-1897) und seine Zeichnungen zur Wandmalerei in Italien vor 1550, Berlin 2009.

I taccuini di viaggio di Adolfo Venturi

La ricerca s’incentra sugli inediti taccuini di viaggio autografi di Adolfo Venturi, conservati nell’Archivio Venturi della Scuola Normale Superiore di Pisa. La trascrizione, l’analisi e l’elaborazione critica di tali materiali ha per obiettivo lo studio delle modalità di traduzione dell’esperienza visiva (appunti, disegni, schemi grafici), dell’eventuale suo impiego nei testi editi, nonché del rapporto con altre forme di documentazione (soprattutto il mezzo fotografico). L’analisi dei taccuini venturiani, in parte smembrati o mutili, permette di riconsiderare quei meccanismi che governano il montaggio delle descrizioni nelle pubblicazioni di Adolfo Venturi, in particolare nella Storia dell'arte italiana, ma anche nel resto della sua fitta produzione scientifica (articoli, saggi brevi). Assai interessante risulta il linguaggio adoperato, con il suo cambiamento dall’immediatezza dell’appunto vergato sul taccuino alla ponderazione della pagina stampata, che spesso però ne conserva ampi passaggi.

Gruppo di lavoro

Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali

  • Responsabile scientifico: Donata Levi
  • Collaboratori: Emanuele Pellegrini, Claudia Marchese, Gabriele de Pascal, Elisa Federighi, Ilaria Principe, Giada Scussolino, Karin Marchini

Biografia di Adolfo Venturi

Nato a Modena nel 1856, Adolfo Venturi coniugò la formazione tecnica (diplomato ragioniere e perito commerciale) con la frequentazione dei corsi di decorazione alla locale Accademia di belle arti. Nominato nel 1878 ispettore della Galleria estense, si trasferì a Roma nel 1888 in qualità di ispettore di terza classe dei Musei e gallerie del regno. Fondò nel 1888 l’«Archivio storico dell’Arte», dal 1898 divenuto «L’Arte», periodici in cui riversò molto del lavoro di ricerca suo e degli allievi, formatisi con lui all’Università di Roma, presso cui creò, nel 1901 (e diresse sino al 1931), la Scuola di Specializzazione in storia dell’arte, prima in Italia. Infaticabile studioso, in questo stesso anno dette avvio alla sua opera principale, la Storia dell’arte italiana, alla quale lavorò sino alla morte, occorsa a Santa Margherita Ligure nel 1941.

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Bibliografia essenziale

  • Toesca P., Adolfo Venturi, «Bollettino del Regio Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte», 1923, pp. 6-23 (con appendice bibliografica di S. Ortolani).
  • Toesca P., voce Adolfo Venturi, in Enciclopedia italiana, vol. XXXV, Roma 1937, p. 137.
  • Samek Ludovici S., Storici, teorici e critici delle arti figurative (1800-1940), Roma 1942, pp. 360-373 (in part. alle pp. 362-373).
  • «L’Arte», 1944-1946, XLVIII-XLIX, (fascicolo interamente dedicato a Venturi, contiene anche uno scritto postumo e un Discorso commemorativo di Nicodemi G.), pp. 25-86.
  • Vari autori (a cura di), Celebrazioni venturiane nel centenario della nascita di Adolfo Venturi (1856-1956), Modena 1957.
  • Brizio A. M., Adolfo Venturi 1856-1941, «Revue de l’art», 3, 1969, pp. 80-82.
  • Agosti G. (a cura di), Archivio Adolfo Venturi. 1. Introduzione al carteggio 1876-1908, Pisa 1990.
  • Venturi A., Vedere e rivedere. Pagine sulla storia dell’arte 1892-1997, a cura di G. C. Sciolla e M. Frascione, Torino 1990.
  • Agosti G. (a cura di), Archivio Adolfo Venturi. 2. Elenco dei corrispondenti, Pisa 1991.
  • Venturi A., Memorie autobiografiche, a cura di G. C. Sciolla, Torino 1991 [prima edizione Milano 1927].
  • Agosti G. (a cura di), Archivio Adolfo Venturi. 3. Introduzione al carteggio 1909-1941, Pisa 1992.
  • Gli anni modenesi di Adolfo Venturi, Atti del convegno, Modena 1990, Modena 1994.
  • Archivio Adolfo Venturi. Incontri venturiani (23 gennaio-11 giugno 1991), Pisa 1995.
  • Agosti G., La nascita della storia dell’arte in Italia. Adolfo Venturi: dal museo all’università 1880-1940, Venezia 1996.
  • Valeri S. (a cura di), Adolfo Venturi e l’insegnamento della storia dell’arte, Atti del convegno, Roma 1992, Roma 1996.
  • Sciolla G.C. e Varallo F., L’«Archivio Storico dell’Arte» e le origini della «Kunstkennerschaft» in Italia, Alessandria 1999.
  • Valeri S., Adolfo Venturi e gli studi sull’arte, Roma 2006.
  • Valeri S., Angelelli A., Adolfo Venturi. La bibliografia, 1876-1941, Roma 2006.
  • D’Onofrio M. (a cura di), Adolfo Venturi e la storia dell’arte oggi, Atti del convegno, Roma 2006, Modena 2008.
  • Battimani A., Raimondi N., Sponzilli E. (a cura di), Attualità e memoria di Adolfo Venturi, Atti del convegno, Modena 2006, Modena 2008.

Ugo Ojetti e le esposizioni

Ugo Ojetti. Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Ojetti

La creazione di un’anagrafe della corrispondenza pubblica e privata di Ugo Ojetti, dei carteggi di redazione, di minute e appunti relativi a progetti di mostre, permette di far nuova luce sulle relazioni intrattenute dal giornalista e critico d’arte con le realtà espositive nazionali ed internazionali. Il periodo indagato, tra gli anni Dieci e i Quaranta del XX secolo, mette in evidenza il ruolo svolto da Ojetti nell’ambito culturale italiano della prima metà del Novecento ed i suoi rapporti con artisti, critici, politici e case editrici del periodo a lui contemporaneo. Il lavoro di ricerca archivistica, studio, selezione ed indicizzazione ha riguardato il cospicuo materiale d’archivio conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, in gran parte inedito e facente parte delle sezione Partecipazione Vita Pubblica e Manoscritti.

Gruppo di lavoro

Fondazione Memofonte. Studio per l'elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche

  • Responsabile scientifico: Paola Barocchi, Miriam Fileti Mazza
  • Collaboratori: Irene Calloud, Martina Dei, Elena Miraglio

Biografia di Ugo Ojetti

Ugo Ojetti (Roma, 1871-Firenze, 1946) fu scrittore e critico d’arte di grande capacità, nonché giornalista versatile, dotato di profonda cultura letteraria ed artistica. In epoca fascista ebbe un gran peso in commissioni volte a valutare interventi urbanistici o espositivi. Negli anni Venti e Trenta ideò e organizzò con competenza importanti mostre (Il ritratto italiano dal 1500 al 1861, Firenze 1911; La pittura italiana del Seicento e Settecento, Firenze 1922; Mostra dell’arte italiana, Parigi 1935), portando avanti con successo l’attività giornalistica presso le testate l’Illustrazione romana, la Tribuna ed il Corriere della sera, al quale passò nel 1898, divenendone direttore nel 1926-1927. Il suo lavoro di ricerca in campo artistico resta testimoniato negli scritti apparsi nelle riviste di cultura da lui fondate o dirette, quali Dedalo (1920), Pegaso (1929) e Pan (1933).

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Bibliografia essenziale

  • Canali F., Ugo Ojetti e Corrado Ricci amicissimi (1989 ca.-1919): politica culturale, questioni artistiche, ambientamento e restauro dei monumenti nella corrispondenza del “Fondo Ricci” della biblioteca Classense di Ravenna, «Ravenna, studi e ricerche», 10, 2003 (2004), 1, pp. 95-175.
  • Canali F., Architettura e città nella Dalmazia italiana (1922 - 1943): l'arte dalmata e il Palazzo di Diocleziano di Spalato tra istanze nazionaliste e “valori” consolidati nelle riflessioni di Alois Riegl, Alessandro Dudan e Ugo Ojetti, «Quaderni, Centro di Ricerche Storiche Rovigno», 18, 2007, pp. 221-259.
  • Canali F., Ugo Ojetti (1871-1946) critico: tra architettura e arte, Firenze 2008.
  • Canali F., Modernità e avanguardia nei dintorni di Palazzo Vecchio: Gustavo Giovannoni e Ugo Ojetti “versus” Giovannni Michelucci nella vicenda del nuovo Mercato Agricolo fiorentino (1934), in Palazzo Vecchio e dintorni, a cura di Canali F. e Carmine Galati V., Firenze 2009, pp. 157-164.
  • Ceccuti C. (a cura di), Carteggio D’Annunzio-Ojetti: (1894-1937), Firenze 1979.
  • De Lorenzi G., Ugo Ojetti e il Marzocco (1896 - 1899), «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia», 3.Ser. 22.1992,4, pp. 1073-1109.
  • De Lorenzi G., Ugo Ojetti e l'Ottocento, «Artista», 6, 1994, pp. 104-127.
  • De Lorenzi G., Ojetti e Soffici, «Artista», 1996, pp. 184-215.
  • De Lorenzi G., Ojetti, Segantini, Pellizza, «Studi di storia dell'arte», 8, 1997, pp. 277-290.
  • De Lorenzi G., 1920: Ojetti, “Dedalo” e l'arte contemporanea, in Militanze a confronto: vicende di arte e critica nell'Italia del Ventennio, Maria Grazia Messina, «Ricerche di storia dell'arte», 67, 1999, Roma 1999, pp. 5-22.
  • De Lorenzi G., Ugo Ojetti critico d'arte: dal “Marzocco” a “Dedalo”, Firenze 2004.
  • Dotti G., I contenuti culturali di Pan e il giornalismo letterario di Ugo Ojetti, «Accademie & biblioteche d'Italia», 50, 1982, pp. 89-97.
  • Fileti Mazza M., La fototeca di Dedalo, «Quaderni del Centro di Ricerche Informatiche per i Beni Culturali», 5, Pisa 1995.
  • Gentili L., Spoleto 1910: Ojetti, Bistolfi e la stele al Carducci alle Fonti del Clitunno, «Spoletium», 39, 1998, pp. 101-106.
  • Giuganino B. (a cura di), Il carteggio inedito fra Ugo Ojetti e Nellie Galiani: Nellie, mia cara, «Nuova antologia», 594, 140, 2005,2236, pp. 7-41.
  • Giuganino B. (a cura di), Il carteggio inedito fra Ugo Ojetti e Nellie Galiani: Nellie, mia cara..., «Nuova antologia», 596, 141, 2006,2237, pp. 330-365.
  • Maggi N., Ugo Ojetti e il “bianco e nero”: quattro esposizioni fiorentine (1910-1914), «Arte musica spettacolo», 5, 2005, pp. 251-282.
  • Manghetti G., “... Farò un epistolario bilaterale ...”: le carte Ojetti all'Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux, «Nuova antologia», 594, 140, 2005,2234, pp. 349-361.
  • Nardi I., Il primo passo: note sulla formazione di un giornalista-letterato, Ugo Ojetti, Napoli 1990.
  • Nezzo M. (a cura di), Ritratto bibliografico di Ugo Ojetti, Pisa 2001.
  • Nezzo M., Critica d'arte in guerra: Ojetti 1914 - 1920, Vicenza 2003.
  • Nezzo M., Note sull'attività udinese di Ugo Ojetti: 1915 - 1918, in Conservazione e tutela dei beni culturali in una terra di frontiera: il Friuli Venezia Giulia fra Regno d'Italia e Impero Asburgico (1850 - 1918), a cura di Perusini G., Fabiani R., Vicenza 2008.
  • Ricchi R., Dal carteggio inedito: Ugo Ojetti-Nellie; un amore romantico e infelice, «Nuova antologia», 590, 138, 2003,2225, pp. 193-211.
  • Rinaldi S., Longhi e Ojetti sul restauro degli affreschi di Maso a Santa Croce, «Paragone. Arte», 50, 1999, Ser. 3, 23, pp. 24-42.
  • Tamassia M. (a cura di), Spigolature dal fondo Ojetti: immagini dalla rivista “Dedalo”, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, (Gabinetto Disegni e Stampe, Firenze, 13.10.-22.11.2008), Livorno 2008.

Archivio dei contributi critici di Cesare Brandi concernenti mostre d’arte

La sezione relativa a Cesare Brandi è dedicata ad un solo aspetto della sua multiforme attività: l’organizzazione e la realizzazione di mostre, nonch é l’analisi di mostre organizzate da altri critici e studiosi. La ricerca del rapporto tra Brandi e l’attività allestitiva a lui contemporanea ha preso le mosse dalle pubblicazioni periodiche, riviste di critica d’arte e letteratura, periodici di informazione culturale e quotidiani, per i quali è noto un rapporto di collaborazione stabile da parte di Brandi. A questi interventi sono stati aggiunti i cataloghi di mostre curate dall’autore, ma anche da altri critici, i cui cataloghi contengono tuttavia delle sue preziose introduzioni. Infine, sono state analizzate le registrazioni preservate dei programmi radiofonici che hanno visto la partecipazione di Brandi con commenti sulle esposizioni contemporanee. La natura diversificata delle fonti prese in considerazione consente di verificare la metodologia brandiana in vari ambiti, attraversando disparati contesti editoriali, che condizionano l’approccio comunicativo e la prosa dell’autore. Oltre a far luce sul pensiero di Brandi nell’ambito della museografia, aprono degli squarci relativi all’intero contesto culturale italiano a partire dagli anni Trenta, attraverso la rete di rapporti tra artisti, critici, riviste, case editrici, gallerie d’arte private, collezionisti e amatori e musei.

Gruppo di lavoro

Scuola Normale Superiore

  • Responsabile scientifico: Benedetto Benedetti
  • Collaboratori: Irene Buonazia, Annamaria De Santis, Giorgia Marotta

Biografia di Cesare Brandi

Nato a Siena nel 1906, Cesare Brandi, critico e storico dell’arte, scrittore e poeta, ha fornito un contributo essenziale nella teoria del restauro e della critica d’arte. Ha ricoperto importanti incarichi accademici e nell’amministrazione statale delle Antichità e Belle arti. Prima Ispettore nella Sopraintendenza ai Monumenti di Bologna, poi Provveditore agli Studi di Udine, nel 1937 viene trasferito, con responsabilità miste di provveditorato e di Soprintendenza, nel Governatorato delle isole italiane dell’Egeo. Nel 1938, su proposta di Giulio Carlo Argan, accoglie l’incarico di realizzare l’Istituto Centrale del Restauro, che dirige fino al 1959. Dal 1953 Soprintendente di I classe nei ruoli della carriera direttiva dell’ Amministrazione delle Antichità e Belle Arti. Docente all’Università di Palermo e di Roma, partecipa a corsi e conferenze e fornisce consulenze all’estero per la salvaguardia di opere d’arte in pericolo su incarico dell’UNESCO. Vincitore per due volte del premio Feltrinelli per la critica d’arte e, nel 1977, del premio Viareggio per la saggistica. Accademico dei Lincei e di S. Luca, fonda e collabora in numerose riviste specializzate.

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Bibliografia essenziale

  • Rubiu Brandi V. (a cura di), Cesare Brandi. Viaggi e scritti letterari, Milano 2009.
  • Andaloro M., Catalano M., Il tempo dell’immagine: Cesare Brandi 1947-1950, Roma 2009.
  • Barzanti R. (a cura di), Ranuccio Bianchi Bandinelli -Cesare Brandi. Lettere 1927-1967, Prato 2009.
  • Basile G. (a cura di), Cesare Brandi oggi: prime ricognizioni, Padova 2008.
  • Bon Valsassina C., Omaggio a Cesare Brandi nell’anno dell’anniversario della nascita, Atti delle giornate di studio (Roma, 18-19 ottobre 2006), Firenze 2008.
  • Pasquali M. (a cura di), Morandi-Cesare Brandi; con il carteggio Brandi-Morandi, Prato 2008.
  • Rubiu Brandi V. (a cura di), Il gusto della vita e dell’arte. Lettere a Cesare Brandi, Siena 2007.
  • Catalano M., Lungo il cammino. Cesare Brandi 1933-1943, Siena 2007.
  • Barzanti R., Cesare Brandi a cent’anni dalla nascita, «Bullettino senese di storia patria», 113, 2007, pp. 425-429.
  • D’Angelo P., Cesare Brandi. Critica d’arte e filosofia, Macerata 2006.
  • Andaloro M. (a cura di), La teoria del restauro nel Novecento: da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12-15 novembre 2003), Firenze 2006.
  • Russo L. (a cura di), Attraverso l’immagine. In ricordo di Cesare Brandi, Atti del Seminario del Centro internazionale di studi di estetica, Palermo 2006.
  • Fornari Schianchi L., Guiducci A. (a cura di), La passione e l’arte. Cesare Brandi e Luigi Magnani collezionisti, Torino 2006.
  • Fornari Schianchi L. (a cura di), Cesare Brandi - Luigi Magnani. Quattrocentoventi lettere inedite, Siena 2006.
  • Cesare Brandi. Teoria ed esperienza dell’arte, Atti del Convegno di Siena (12-14 novembre 1998), Milano 2001.
  • Pinto S., Cossu M. (a cura di), La collezione Brandi Rubiu, Catalogo della mostra (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, novembre 2001), Roma 2001.
  • F. Carapezza Guttuso F. (a cura di), Brandi e Guttuso: storia di un’amicizia, Milano 2000.
  • Borsa D., Le radici della critica di Cesare Brandi, Milano 2000.
  • Rubiu Brandi V. (a cura di), Cesare Brandi. Come un’autobiografia, Roma, 1998.
  • Appella G. (a cura di), Uno scrittore come Brandi. Iconografia, nota biografica e bibliografica essenziale di Cesare Brandi, Roma 1998.
  • Catalano M., Brandi e il restauro. Percorsi del pensiero, Firenze 1998.
  • Russo L., D’Angelo P., Garroni E., I Dialoghi sulle Arti di Cesare Brandi, Palermo 1997.
  • Carboni M., Cesare Brandi. Teoria e esperienza dell’arte, Roma 1992.
  • Rubiu Brandi V. (a cura di), L’immagine dell’arte. Omaggio a Cesare Brandi, Catalogo della mostra (Siena, Magazzini del Sale, 21 luglio-1 ottobre 1989), Bologna 1989.
  • Andaloro M., Cordaro M., Gallavotti Cavallero D., Rubiu V. (a cura di ), Per Cesare Brandi, Atti del Seminario tenutosi all’Università di Roma "La Sapienza" (30/31 maggio-1 giugno 1984), Roma 1988.
  • Russo L. (a cura di), Brandi e l’Estetica, «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo», Palermo 1986.
  • Calvesi M., Piccioni L., Rubiu V., Cesare Brandi, Atti del Convegno Omaggio di Taranto a Cesare Brandi, Taranto 1982.
  • Scritti in onore di Cesare Brandi, «Storia dell’arte», 38-40, 1980.

Carteggio dell'archivio di Giulio Carlo Argan

Giulio Carlo Argan negli anni 30 a Torino

Il progetto si pone come obiettivo il riordino del carteggio conservato nell’archivio Giulio Carlo Argan di Roma e conseguentemente il suo studio storico-critico allo scopo di creare un ritratto ancora più puntuale di questo grande storico dell’arte. Di riflesso, tale lavoro consentirà di gettare luce anche sulle complesse trame artistiche, politiche, sociali del Novecento italiano che emergono vivamente tra le righe di questo epistolario, in cui compaiono i nomi dei principali artisti, critici, intellettuali del secolo. Dopo una prima fase dedicata alla disamina della consistenza complessiva del fondo dello studioso, costituito da circa 4000 documenti e all’ordinamento sistematico delle lettere sparse, si sta procedendo alla schedatura informatizzata, al regesto e alla digitalizzazione dei singoli documenti.

Gruppo di lavoro

Università di Firenze, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo

  • Responsabile scientifico: Antonio Pinelli
  • Collaboratori: Paola Bonani, Claudio Gamba, Nadia Marchioni, Katiuscia Quinci

Biografia di Giulio Carlo Argan

Nato a Torino il 17 maggio 1909, Giulio Carlo Argan si formò prima all’Università di Torino con Lionello Venturi, ricevendone l’esempio di una critica di impostazione crociana, ma estesa anche all’arte contemporanea, poi a Roma con Pietro Toesca. Divenuto nel 1933 ispettore presso la Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, elaborò, assieme a Cesare Brandi, il progetto dell’Istituto Centrale del Restauro e contribuì in modo determinante alla stesura della legge Bottai. Nel 1955 iniziò l’insegnamento universitario a Palermo e poi dal 1959 a Roma. Nel 1968 pubblicò la fondamentale Storia dell’arte italiana, un manuale in cui profuse la sua originale concezione della storia dell’arte come disciplina profondamente radicata nella storia della cultura. Profondamente impegnato anche in campo politico, Argan fu sindaco di Roma (1976-1979) e senatore del PCI per due legislature (1983-1992) durante le quali si dedicò soprattutto alla battaglia contro il degrado urbanistico e alla strenua difesa del patrimonio artistico.

Galleria di immagini


Bibliografia essenziale

  • Chiarante G. (a cura di), Giulio Carlo Argan Storia dell’arte e politica dei beni culturali, «Annali dell’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli», 12, Roma 2002.
  • Gamba C., “L’orgoglio e la responsabilità”: Giulio Carlo Argan allievo della Scuola di Perfezionamento (1931-33), in La scoperta dei primitivi fra Sette e Ottocento, O. Rossi Pinelli, «Ricerche di storia dell’arte», 77, Roma 2002, pp. 100-110.
  • Gamba C., Giulio Carlo Argan (1909-1992). Storico dell’arte, critico militante, sindaco di Roma, Roma, Università La Sapienza, Museo dell’Arte Classica, 2003, Roma 2003.
  • Giulio Carlo Argan. Progetto e destino dell’arte, Atti del Convegno di Studi, Roma, Università La Sapienza 2003, supplemento di «Storia dell’Arte», 112, 2005.
  • Lorandi M.-Pinessi O. (a cura di), Rileggere Argan: l’uomo, lo storico dell’arte, il didatta, il politico, Bergamo 2003.
  • Perelmann M.-Buonazia I., Giulio Carlo Argan (1909-1992). Historien de l’art et maire de Rome, Paris 1999.
  • Russo V., Giulio Carlo Argan. Restauro, critica, scienza, Città di Castello 2009.
  • Stoppani C., La Storia dell’arte italiana di Giulio Carlo Argan, in La storia dell’arte nella scuola italiana: storia, strumenti, prospettive, «Ricerche di storia dell’arte», 79, Roma 2003, pp. 69-77.
  • Studi in onore di Giulio Carlo Argan, III. Il pensiero critico di Giulio Carlo Argan, Roma 1985.

Libri intervista

  • Argan G.C., Un’idea di Roma, a cura di Monicelli M., Roma 1979.
  • Argan G.C, Intervista sulla fabbrica dell’arte, a cura di Trini T., Roma-Bari 1980.
  • Argan G.C., Intervista sul Novecento, a cura di Perelman M. e Jaubert A.; nella seconda parte Conversazione con Claudio Gamba e altri scritti di e su Giulio Carlo Argan, «Annali dell’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli», 17, Roma 2005.
  • Bossaglia R., Parlando con Argan, Nuoro 1992.

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